Paziente uomo, 74 anni, giunge nel nostro dipartimento di emergenza trasportato dal 118 e con DPI, riferendo dispnea e febbre comparse da tre giorni ma aggravatesi notevolmente nella giornata odierna.
In APR: DM di tipo 2 in trattamento con ipoglicemizzanti orali; ipertensione arteriosa in trattamento con ACE-inibitori e diuretici.
E.O.:Paziente vigile, collaborante, dispnoico. MV ridotto bilateralmente, ndr a livello addominale. T 38,3; PA 140/90 mmHg; FR 24 atti/minuto; satO2 88%; FC 95 bpm.
Si esegue EGA: Pa02 70 mmHg; PaCO2 27 mmHg; pH 7,10.
Si eseguono esami ematochimici: WBC 12.200/mm3, NEU 8100/mm3, PCR 2,3 mg/dl.
Si esegue Rx torace in unica proiezione (AP) che mostra addensamenti polmonari diffusi bilaterali.
Si esegue TC torace: addensamenti polmonari confluenti bilaterali a vetro smerigliato con parziale risparmio delle basi e delle porzioni anteriori lobi superiore con pattern di tipo “crazy paving”, cui si associa ispessimento intersiziale di tipo reticolo micronodulate. Linfonodi di aspetto reattivo in sede pre e para-tracheale.
Si eseguono due tamponi( RT-PCR per coronavirus SARS-CoV-2) a distanza di 6 ore che danno esito indeterminato. Il terzo tampone, a 24h dal primo, dava esito positivo.
Terapie somministrate: soluzione fisiologica 500 ml; paracetamolo 1g; Ventimask 60%.
Diagnosi: polmonite intersiziale bilaterale da SARS-CoV-2.





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